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Oltre la siepe Conoscenza e Inclusione

Alberto Luppi Musso • 23 maggio 2024

Come un maestro di musica che accorda il suo strumento prima di un concerto, desidero anch’io quest’oggi intonare un tema tanto profondo quanto essenziale: un invito a vedere oltre gli ostacoli.
Mi accingo a prendere in prestito il pensiero di Leopardi: momentaneamente affrontiamo una sfida che richiede una visione della prospettiva della realtà oltre ogni barriera fisica e specialmente mentale; permettendoci di adottare un’interpretazione della vita diversa ed inclusiva. 

In questo percorso, dobbiamo abbracciare senza paura chi consideriamo diverso. Come diceva Martin Buber, filosofo del dialogo, "Tutta la vita reale è incontro". Questo pensiero rimena quanto il confronto autentico con l’altro e con chi è “diverso” da noi, sia il fondamento della nostra esistenza. Il timore quotidiano di ciò che può risultare distante da noi, non è altro che il riflesso delle nostre insicurezze e pregiudizi, proiettati su uno specchio distorto che ci impedisce di vedere chiaramente ed affrontare le nostre paure.
Spesso è la nostra ignoranza e la nostra ignavia, ad impedire il vero incontro: la mancanza di informazioni e l'ozio personale non devono oltrepassare il nostro naso, alimentando così la paura (innata) di interagire con l'ignoto.
L’evento si può paragonare al pensiero aristotelico catartico, o alla luce solare della caverna, dove l'uomo necessita di uscire dalle tenebre per poter finalmente abbracciare la verità.
Il mio compito infatti, sarà quello di compiere un cammino verso la luce del giorno, per mezzo della conoscenza e della comprensione, in modo tale da riuscire ad abbracciare e condividere momenti di autentica gioia e scoprire la bellezza della connessione umana con tutte le persone, rendendole inoltre partecipi alla vita quotidiana nella società e nella scuola. Le nostre sorelle e i nostri fratelli, persone con varie disabilità, che pazientemente hanno aspettato il nostro risveglio, meritano di condividere con noi un mondo equo.
Durante il mio percorso educativo, non solo ho insegnato ai ragazzi disabili a suonare il pianoforte, ma ho sempre tentato di guidarli anche nell'esplorazione dell’arte a tutto tondo. Ogni giorno partecipo alla loro vita scolastica, cercando di integrare l'apprendimento con l'espressione creativa. Attraverso la musica e l'arte, tento di rompere il silenzio assordante e di spargere note colorate nell’oscurità facendo sì che l’armonia possa prevalere sul caos.
Fin da piccolo, mi sono trovato a cavallo tra entrambi i mondi. Questo purtroppo, a causa di gravi problemi di salute. Il dualismo della mia vita ha reso possibile un’intensa comprensione dell'importanza di un legame che può abbattere molteplici ostacoli, ovvero quello umano. La nostra missione, come “Movimento Luppini”, è perciò quella di creare un'armonia inclusiva, una canzone che possa integrare ogni nota, ogni voce, in un concerto di empatia e comprensione. 

Solo così possiamo sperare di costruire una società dove ogni individuo, indipendentemente dalle sue abilità o disabilità, possa sentirsi ascoltato e valorizzato.
Questo è il mio nuovo obbiettivo: dare origine ad un legame che finalmente abbatterà un muro, non solo a parole, ma grazie ad azioni concrete; vigliando sulle promesse troppe volte non mantenute. 




Autore: Alberto Luppi Musso 14 maggio 2024
Oggi vi scrivo non più da uomo di spettacolo, ma da guardiano dei diritti e della dignità degli ultimi. Dopo trent'anni sul palco, ho visto e vissuto mille battaglie, e ora sento di dover indirizzare la mia esperienza e la mia forza verso una causa più grande: la difesa dei ragazzi e dei più vulnerabili. Come Aristotele insegnava, la politica è l'arte di governare per il bene comune, e io ho deciso di dedicarmi a questo compito con tutto me stesso. Ho avuto amici che erano sgraditi e, in loro nome, mi sento il loro erede. Dietro ai miei sorrisi si nasconde un lupo che ha affrontato mille battaglie e ha sempre trovato la forza di rialzarsi. Ora prendo questa eredità e mi impegno a rompere un sistema che non mi piace, per affermare i diritti dei ragazzi che affrontano difficoltà, per coloro che sono considerati ultimi. È una forma di politica che non riguarda i palazzi del potere, ma le strade, le scuole, e i cuori delle persone. Credo fermamente che ogni individuo abbia un valore intrinseco e che sia nostro dovere proteggere e promuovere i diritti di tutti. Questa nuova strada sia lunga e ardua non mi spaventa da maestro e da educatore sarà mio compito dare voce a chi non ha voce.
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